· Dottor Walter Ardigò · Informazione Scientifica su Medicina e Micoterapia ·
morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa aumentano: ma il maitake ci difende
Morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa aumentano
ma il Maitake ci difende
Le ragioni dell’impressionante aumento di queste due malattie – che tra loro si somigliano molto – rimandano a quattro cause, facilmente intuibili e tra l’altro confermate dalla stessa ricerca scientifica.
La terapia
Come ho scritto anche in altri articoli, il Maitake è un fungo che può tenerci al riparo da queste due serie patologie, ma anche dalle coliti, dalle gastroenteriti e, più in generale, dalle malattie dell’intestino. Chi è affetto da Morbo di Crohn o da rettocolite ulcerosa, se insieme a Maitake assume anche Reishi, Agaricus blazei potrà contare su un recupero di salute significativo. I primi benefici sono percepibili in uno o due mesi, ma già dopo il quarto il senso di maggiore benessere raggiunto diventerà evidente, e anche i principali parametri si normalizzeranno.
I radicali liberi
Sono i radicali liberi, che si formano nell’intestino, ad attivare l’infiammazione cronica, che lacera e fa sanguinare l’intestino.
Le cause secondo gli scienziati
Secondo gli scienziati le cause sono le sostanze chimiche, gli alimenti ricchi di grassi animali, la carenza di fermenti lattici e lo stress, che, nel loro insieme, riducono l’apporto di sangue e di ossigeno. Tali fattori, variamente combinati, causano un aumento di radicali liberi che non viene neutralizzato dal nostro organismo, perché le difese antiossidanti sono esaurite o insufficienti.
L’infiammazione viene attivata nell’intestino, in risposta a radicali liberi
In questo caso sono i linfociti T intestinali tipo (γ,δ) a poter attivare l’infiammazione, producendo il “fattore di necrosi tumorale” (TNF), in risposta ad altri stimoli. L’infiammazione è la risposta a stimoli irritanti come quelli dei radicali liberi, la cui produzione, all’interno del nostro organismo, è incessante. Il morbo di Crohn sembra insorgere in seguito a un aumento fuori controllo di certe sostanze irritanti.
I radicali liberi nell’intestino sono causati dallo stress che non fa circolare il sangue
Sappiamo che la circolazione sanguigna è sufficiente solo se i capillari sanguigni non sono intasati oppure ostruiti per compressione. L’intestino è dotato di muscolo che risulta contratto quando siamo sotto stress. La conseguenza è una cattiva e ridotta circolazione nel cuore, nella pelle, nella muscolatura ecc. Quando una persona spaventata diventa pallida, la si definisce “esangue” proprio perché i capillari del suo volto sono chiusi, “senza sangue” e la sua pelle, senza ossigeno, produce radicali liberi, diventa brutta e soffre. Di una persona che è triste o preoccupata, si dice anche che ha una “brutta cera”. Siamo in presenza dello stesso fenomeno: nella pelle sottocute e nella sua muscolatura facciale non circola sangue a sufficienza.
Ufficialmente la causa è sconosciuta
Nel Morbo di Crohn da che cosa è attivato lo stimolo irritante che produce l’infiammazione? Se rivolgessimo l’interrogativo ai medici che si occupano di questa patologia, la risposta più comune sarebbe: «Dall’infiammazione, dal “fattore di necrosi tumorale”» (TNF). È comprensibile. Anche i maggiori esperti non vanno oltre perché, ufficialmente, la causa è ancora sconosciuta.
Le causa c’è se uniamo immunologia, gastroenterologia e psicosomatica.
In realtà, sulle vere cause dell’infiammazione ci sarebbe un modo per giungere a una risposta scientifica più approfondita: basterebbe mettere insieme e integrare le conoscenze che vengono dall’immunologia, dalla gastroenterologia e dalla psicosomatica. Solo un maggiore scambio d’informazioni da parte di tutti i ricercatori permetterà alla ricerca scientifica di uscire dalle aule delle università o dalle stanze di laboratorio.
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