Il professor Lai, nefrologo, e la sua équipe di lavoro in ospedale e di ricerca presso la nefrologia dell’Università di Hong Kong, ha studiato a livello sperimentale gli effetti del Reishi, ed è giunto alla conclusione che la sua efficace azione antinfiammatoria è pari a quella del cortisone.
Il Reishi ha un effetto pari al cortisone
Già dal 1993, grazie agli studi guidati dal professor Stavinhoa, farmacologo americano, e altri successivi esperimenti effettuati presso numerose Università, si erano avute chiare evidenze circa la capacità del Reishi di inibire i processi infiammatori.
Il Reishi ha un effetto antifibrotico e di riduzione della proteinuria
Questo fungo curativo ha un effetto antifibrotico, consente cioè al tessuto renale di rigenerarsi sostituendo, con cellule nuove, quello invecchiato o parzialmente infiammato. Non si tratta di ipotesi da sottoporre al vaglio di ricercatori ed esperti, ma di processi che sono stati già monitorati e misurati sulla base dell’andamento della proteinuria (Lai, 2006). Naturalmente, il Reishi, dato che non provoca alcun effetto collaterale, può essere assunto per lunghi periodi di tempo, che superano anche l’anno. Il Reishi, non dimentichiamolo, ha effetti benefici praticamente su tutto l’organismo.
Il Reishi contrasta efficacemente l’infiammazione renale cronica
Questo lavoro del 2006 ha avuto il merito di dimostrare che il Reishi contrasta efficacemente l’infiammazione renale cronica, il conseguente danno renale tubulo-interstiziale, la fibrosi e la perdita progressiva di funzione da parte dell’organo. Posto a contatto con le preziose cellule dei tubuli renali, che sono il laboratorio depurativo del rene, il Reishi, grazie alla ricca fonte di composti antinfiammatori e immunostimolanti, le protegge dall’infiammazione, dalla morte e ne mantiene le funzioni.
La proteinuria è un indice significativo dell’evoluzione del danno che il rene sta subendo
La proteinuria è un indice della gravità del danno renale (tubulo-interstiziale) e della progressione della patologia verso l’insufficienza renale cronica.
L’albumina è una causa della malattia renale
L’albumina è una proteina del sangue e non dovrebbe mai comparire nelle urine. Quando succede può essere indice di una malattia renale colta nella sua fase iniziale. L’albumina infiamma infatti le cellule dei tubuli renali, che diffondono l’infiammazione all’interno del rene, nel suo cosiddetto spazio interstiziale.
Cordialmente dr Walter Ardigò
Bibliografia
Lai KN, Chan LY, Tang SC, Leung JC. (2006): “Ganoderma extract prevents albumin-induced oxidative damage and chemokines synthesis in cultured human proximal tubular epithelial cells.” Nephrol Dial Transplant, 21: 1188-97.
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